Proprio la settimana scorsa ho pubblicato un articolo sui pro e i contro di Google Adwords e Facebook ADS (se non l’hai letto, corri a leggerlo 🙂 ), oggi invece voglio scendere più in profondità e dedicare quest’articolo agli errori comuni da non commettere durante l’impostazione di una campagna Adwords.
Adwords è uno strumento davvero forte, perché pagando assicura ad una qualsiasi azienda, sia di piccole che di grandi dimensioni, l’opportunità di veicolare un traffico molto vasto e interessato sul proprio sito web. Bada bene però…se sfruttato male, finirà tutto il tuo budget pubblicitario con uno schiocco di dita!
Oggi ti parlo degli errori che non devi commettere quando imposti una campagna su Google Adwords: mettiti comodo 😉
Non usare un target generale
Indice
Tra gli errori più comuni, sicuramente questo è il principale. Capita spesso che molti inserzionisti non impostino un target specifico a cui rivolgere i proprio annunci, quando in realtà è una cosa indispensabile: pensa ad un’attività di ristorazione, che quindi per forza di cose si rivolge ad un target locale, al massimo limitato ad un’intera provincia.
Quindi perché non specificare il raggio ed evitare di far apparire il nostro annuncio nell’intera regione, o addirittura in tutta la nazione? 🙂
Restringere il target geografico e selezionare la lingua ti darà l’opportunità di non sperperare inutilmente i tuoi soldi: ricordati che le campagne su Google Adwords si pagano a click, quindi devi pensare nell’ottica che ogni click deve potenzialmente portare ad una conversione o, nel caso di un ristorante o pizzeria, ad una prenotazione diretta.
Parole chiave a dismisura
Quando imposti una campagna devi selezionare le parole chiave più correlate alla tua attività, prodotto o servizio. Attento però, non devi selezionarle proprio tutte: molte di queste saranno generiche e potrebbero quindi portare ad un traffico generico, aumentando inevitabilmente i costi e diminuendo le performance del tuo account pubblicitario.
Meglio puntare su poche chiavi di ricerca specifiche per il tuo business: avrai meno traffico, ma molto più interessato e convertibile.
Uso delle corrispondenze
Come detto, non devi selezionare troppe parole chiave, ma cosa ancora più importante devi valutare il tipo di corrispondenza più adatta con le query di ricerca degli utenti. Questo è uno degli errori più comuni di quando si imposta una campagna su Adwords.
Google infatti, mette a disposizione vari tipi di corrispondenze: generiche, modificate, a frase o esatta, inversa. Cosa vorranno mai dire? 😀 Per comodità ti rimando alla lezione specifica della guida ufficiale di Google Adwords che spiega nel dettaglio che cosa significano.
La cosa importante però che voglio consigliarti è di utilizzare molto bene la corrispondenza inversa o negativa: se, per esempio, vendi esclusivamente “magliette sportive per uomo”, è fondamentale aggiungere tra le parole a corrispondenza inversa “donna”. Anche in questo caso ti rimando alla lezione sulle corrispondenze inverse.
Cura la struttura delle campagne
Per facilitarti la gestione e l’ottimizzazione della campagna su Google Adwords, è stato strutturato un sistema a scatole cinesi. Un account pubblicitario è costituito da più campagne, a sua volta contenente uno o più gruppi di annunci, comprendenti a loro volta più annunci specifici che differenziano lo stesso messaggio.
Come sbrogliare la matassa? Facile! Le campagne sono lo specchio del sito (o in alternativa puoi costituirle in base al target o alla lingua), quindi corrisponderanno a specifiche risorse del sito web; ciascun gruppo di annunci deve fare riferimento ad un prodotto/servizio da te offerto, ciascun singolo annuncio ti permetterà di differenziare il messaggio e testare il più performante all’interno del singolo gruppo.
La landing page non funzionale
Gioca un ruolo fondamentale la pagina di destinazione in cui atterra il nostro utente dopo aver cliccato sull’annuncio. Prova ad immaginare se l’utente, interessato magari all’offerta proposta nel tuo annuncio, non trova nulla di tutto questo dentro la pagina, ovviamente rimarrà deluso e andrà in qualche altro sito.
Quindi click pagato e nessuna conversione!
Quello che devi fare è creare una landing page che sia pertinente al 100% con l’annuncio collegato, chiara e dettagliata, così che il tuo potenziale cliente sia soddisfatto delle informazioni, e lo sia anche Google che inserisce la valutazione della landing page tra i parametri con cui attribuisce il punteggio di qualità all’annuncio.
Bisognerebbe scrivere un articolo solo per il punteggio di qualità, ma in sintesi posso dirti che questo valore incide notevolmente sui costi e sull’efficacia dell’intera campagna, quindi attenzione!
Tag di conversione
Che cos’è? Il tag di conversione ti serve per poter monitorare le effettive conversioni che realizzi a fronte di una data mole di traffico. Se non potessi monitorare questi dati, non riusciresti a capire l’effettivo ROI della tua attività su Adwords, senza contare che non comprenderesti quali sono le campagne che convertono di più e quali meno, dove modificare e dove non farlo.
Parole chiave nell’annuncio
Sembra scontato, ma non lo è. Quando crei un annuncio devi obbligatoriamente inserire una delle parole chiave principali che hai stilato nel titolo dell’annuncio, e possibilmente una correlata nelle righe sotto al titolo.
Se non svolgi questa semplice quanto importante attività, il tuo annuncio sarà tutt’altro che performante, ed essendo Google Adwords un sistema ad asta tra inserzionisti, la tua “offerta creativa” si abbasserà considerevolmente a favore dei tuoi competitors…e noi non vogliamo fallire proprio su questo punto 😀
Pronto a creare la tua prima campagna su Google Adwords? Quest’articolo ti servirà per non cadere nei più comuni errori. Esistono tante altre cose che è bene conoscere per portare al successo la tua campagna Adwords, se vuoi suggerimenti, una consulenza gratuita o ancor di più, hai bisogno di noi per gestire il tuo account pubblicitario ti invito a contattarci! Una chiacchierata non farà certo male 😉