Per parecchio tempo i social media manager – e non solo – si sono dovuti limitare a usare i pochi dati di Facebook Insights, appoggiandosi eventualmente a degli strumenti esterni per avere qualche informazione in più sulle proprie pagine gestite sul social network di Zuckerberg. Poi, finalmente, l’annuncio – nel 2017 – del lancio di Facebook Analytics, e quindi di una piattaforma per l’analisi dei dati del social in blu. Da quasi due anni, ormai, possiamo dunque usare Facebook Analytics per far crescere il nostro business online. E tu, ti sei già avvicinato a questo strumento? Se la risposta è no, ti consigliamo di leggere fino in fondo questo articolo, così da poter capire i vantaggi offerti da questa piattaforma e le sue funzionalità. Buona lettura!
La differenza tra Google Analytics e Facebook Analytics
Indice
Non appena si parla di una piattaforma dell’analisi dei dati, il confronto con il famoso Google Analytics è d’obbligo. Chi conosce questo strumento di mister G e non ha invece iniziato a usare Facebook Analytics può dunque trarne vantaggio, per iniziare, da un veloce confronto tra questi due.
Da una parte, quindi, abbiamo Google Analytics: il suo lavoro è quello di darci dei dati precisi sul comportamento degli utenti che visitano il nostro sito web, con la possibilità di personalizzare in maniera spinta l’analisi grazie a Google Tag Manager. La visione che ci assicura questo strumento è molto, molto ampia.
Facebook Analytics, da parte sua, ci permette di capire in che modo le persone interagiscono sia con la nostra pagina Facebook che con il nostro sito web, donandoci delle informazioni demografiche e psicografiche. Dalla parte di Facebook Analytics c’è un tracking cross-device molto efficace, che ci permette dunque di seguire il singolo utente, e non il singolo dispositivo come fa invece Google (estremamente utile, se partiamo dal presupposto per cui la stessa persona utilizza non solo un pc, ma anche uno smartphone, un tablet e, magari, un secondo pc domestico). Non va poi dimenticato il fatto che Facebook poggia sul cookie in assoluto più importante della rete.
Da dove si inizia
Per iniziare a usare Facebook Analytics ci sono alcuni piccoli requisiti da soddisfare. Oltre a essere presente su questa piattaforma social devi possedere un sito web, nel quale dovrà essere installato il famoso pixel Facebook. A questo punto, soddisfatti i requisiti iniziali, per poter iniziare a usare Facebook Analytics, non dovrai fare altro che impostare e avviare degli eventi di conversione, come per esempio view content per le tue landing page, lead per le pagine di iscrizione, add to cart e purchase.
Perché usare Facebook Analytics
Una volta impostato, Facebook Analytics dà accesso a molti dati estremamente utili per qualunque web marketer. Si tratta infatti di informazioni che ci aiutano a capire il tragitto degli utenti attraverso i vari touchpoints del percorso da noi impostato, fino al momento in cui questi arrivano o arriveranno – se mai lo faranno – alla conversione. Il percorso degli utenti, nello specifico, è ricostruibile grazie ai report di Facebook Analytics Funnel, i quali possono essere creati e impostati a partire dalla selezione di momenti diversi. É possibile, per esempio, verificare i tassi di conversione delle persone che decidono di commentare dei post sulla nostra pagina. Così facendo, con pochi click, è finalmente possibile capire quanto vale davvero – sul breve e sul lungo termine – il commento, il like o la condivisione, o un qualsiasi altro comportamento degli utenti su Facebook.
Non è, ovviamente, tutto qui. Usare Facebook Analytics significa sapere quanti sono gli utenti attivi – sul sito web, sulla app e via dicendo – ma anche, attraverso i report relativi al Mantenimento, capire se effettivamente gli utenti che visitano il nostro web tornano nuovamente a farlo (o se gli utenti che discorrono con un nostro bot sono scappati dopo il primo contatto).
Facebook Analytics ci permette inoltre di dividere i nostri utenti in coorti, o in percentili, per capire quali sono i gruppi di persone che producono più valore per il tuo brand online. E ancora: per dimostrare in soldoni il valore dell’attività sul social network, questa piattaforma mette a nostra disposizione la sezione Ricavi, grazie alla quale, indicando un preciso intervallo di date, è possibile capire il fatturato prodotto dagli sforzi su Facebook, il valore medio degli acquisti, il numero di clienti unici e via dicendo, con la possibilità inoltre di isolare il Customer Lifetime Value.
Insomma, se non l’hai già fatto, è davvero arrivato il momento che anche tu inizi a usare Facebook Analytics: superato l’ostacolo dell’impostazione iniziale, potrai cominciare ad analizzare i dati relativi al tuo business online come mai hai potuto fare prima d’ora!