Il primo Social Network a introdurli fu Twitter, oggi gli hashtag sono un elemento condiviso da tutti i social media con scopi più o meno utili all’utente e alle aziende che popolano le piattaforme.
In alcuni casi l’incidenza degli hashtag è davvero minima: basti pensare al caso di Facebook, per il re di tutti i social gli hashtag non sono altro che un contorno quasi inutile. Tutt’altro discorso, invece, per Instagram, dove gli hashtag hanno una funzione cruciale: per gli account privati come per gli account business, infatti, questi elementi sono fondamentali per aumentare la visibilità dei propri post.
In che modo?
Che cos’è un hashtag? E a cosa serve concretamente?
Indice
Sì lo sappiamo, oggi siamo tutti in grado di riconoscere un hashtag. Forse siamo ripetitivi ma per capire come sfruttarli bene dobbiamo partire dalle basi.
In parole estremamente semplici, un hashtag è un tag cliccabile, costituito da una determinata parola chiave preceduta dal carattere cancelletto. Ma qual è la loro reale funzione? Perché rappresentano un’arma formidabile a disposizione di chi si occupa di social media marketing? Ebbene, queste paroline chiave sono un ottimo strumento per filtrare i vari argomenti affrontati dai post su Instagram, e di conseguenza possono essere utilizzati per aumentare il livello di coinvolgimento degli utenti, nonché per promuovere in modo virale un brand o uno specifico prodotto.
Un post con hashtag efficace, dunque, ha molte più probabilità di andare incontro ad una visibilità ampia. Questo significa dunque che vale davvero al pena perdere un po’ di tempo per individuare il giusto tag con cui accompagnare un nostro post, così da aumentare il novero dei nostri follower su Instagram e alzare il livello di partecipazione da parte degli utenti.
L’utilizzo di hashtag, di per sé, non costituisce però una strada sicura verso il successo. E nemmeno usare decine di hashtag per un medesimo post, senza una pianificazione a monte, può portare a risultati rilevanti. Non è il loro numero a influenzare il risultato, quanto invece la loro qualità: questi elementi, dunque, vanno scelti con cura e attenzione.
La loro forza su Instagram è diventata ancora più grande da quando è diventato possibile seguire gli hashtag al pari di qualunque altro profilo. Qualunque sia il tuo interesse esistono centinaia di hashtag che puoi seguire per restare sempre aggiornato sulle novità.
Come capire quali sono i migliori hashtag da usare?
Per capire come scegliere gli hashtag su Instagram ci sono due differenti correnti di pensiero, le quali – lo anticipiamo fin da subito – portano ai migliori risultati nel momento in cui vengono combinate alla perfezione.
Il modus operandi che va per la maggiore è quello di utilizzare gli hashtag più popolari, ovvero quelli che sono stati utilizzati nel maggior numero di post da altri utenti. Vuoi sapere come fare a capire quali sono i tag più popolari? Niente di più semplice: ti basterà andare a digitare il topic del tuo post nella sezione esplora del social network per vedere quali sono gli hashtag, presenti in un maggior numero di post.
Tra più popolari in assoluto, per intenderci si trovano i soliti #beach, #bestoftheday, #cute, #food, #friends, #fun, #instagram, #love, #nature, #travel e via dicendo. Il vantaggio principale degli hashtag come questi consiste nella poderosa spinta che riescono a dare fin da subito ai nostri post; il problema, però, è che dopo di noi altre migliaia di utenti faranno lo stesso, facendo quindi scomparire in tempi brevi il nostro post. E non è tutto qui: ci sono molti profili che, rivolti al solo profitto, creano dei contenuti spam utilizzando proprio questi hashtag popolari: un utilizzo eccessivo di queste medesime parole chiave, dunque, ci può portare ad essere assimilati a quelle pagine tutt’altro che invidiabili.
Avevamo però parlato di due differenti correnti di pensiero. La seconda modalità prevede un approccio più mirato. Non si usano più, dunque, i più popolari, quanto invece degli hashtag specifici, utilizzati solamente all’interno di una certa nicchia di utenti, interessati magari ad una specifica attività o ad un certo prodotto. Ovviamente la visibilità sarà minore, ma i post avranno più probabilità di essere visualizzati da quello che è il nostro reale pubblico a target, ovvero dagli utenti che fanno parte della nostra nicchia di interesse.
Come anticipato, la strategia perfetta prevede un mix di entrambi questi approcci: indicativamente, potresti puntare ad utilizzare il 50% di hashtag popolari e il 50% di tag di nicchia.
Trovare sempre gli hashtag giusti
Per grande fortuna di chi si occupa di social media marketing tutti i giorni, ma anche di chi vuole una mano per potenziare il proprio profilo Instagram, esistono degli strumenti appositamente pensati per individuare gli hashtag più efficaci da inserire nelle proprie didascalie. Il primo, come abbiamo già detto, è la stessa app di Instagram, che ci suggerisce di volta in volta quelle che sono le parole più popolari da accompagnare ad un cancelletto. Ma ci sono anche parecchi tool esterni, alcuni dei quali vanno evidenziati quanto ad efficacia e semplicità di utilizzo.
Tra i più usati c’è sicuramente Ritetag, che permette di avere una bella classifica degli hashtag, i quali possono poi essere aggiunti automaticamente ai nostri post. Per chi cerca maggiore creatività nella scelta dei tag è invece da sottolineare Hashtagify, il quale permette di individuare delle preziose parole chiave correlate da aggiungere al tag principale, dando sempre nuovi spunti.
Gli hashtag su Facebook e Twitter
Ci siamo concentrati prevalentemente su Instagram in quanto è una delle piattaforme più usate dalle aziende e all’interno della quale gli hashtag hanno una funzione ben precisa e molto utile.
Su Facebook, come anticipato, la loro funzione è ancora piuttosto ambigua. In alcuni casi vengono mostrati dei suggerimenti agli utenti in base alle pagine che seguono e ai tag contenuti all’interno del copy dei post. Puoi approfondire questo argomento in un articolo su LinkedIn. Ancora oggi però non esiste una correlazione tra il loro utilizzo e i risultati organici raggiunti dal post.
Su Twitter la loro funzione principale è quella di racchiudere un concetto in poche parole. Come ben saprai, seppur maggiore rispetto a qualche anno fa, esiste un limite di caratteri che possiamo usare su Twitter. Scegliere i giusti hashtag è importante per attirare l’attenzione verso il focus del messaggio e ridurre il numero di caratteri usati.