Google Ads funziona? A che cosa serve? O, ancora prima, Google Ads serve? O è forse solamente uno specchietto per le allodole, un modo meglio di un altro per sprecare i soldi della tua azienda con dell’infruttuoso web advertising? Lì fuori ci sono tante persone che si interrogano sull’effettiva efficacia di questo servizio di pubblicità online. Qui e lì, insomma, serpeggia una certa diffidenza. Non deve stupire: il sospetto è uno dei naturali figli dell’incomprensione. Chi non ha capito come funziona Google Ads tende quindi inevitabilmente a non avere fiducia in questa piattaforma.
Ci sono infatti persone che hanno investito qualche decina di euro nella creazione di annunci pubblicitari con Google Ads – all’epoca probabilmente Google Adwords – senza avere alcuna strategia e senza alcun particolare ragionamento. Non avendo raggiunto nessun risultato al termine della campagna, molte di quelle persone hanno deciso su due piedi che questo servizio è inutile, additandolo come uno spreco di denaro. Ma anche una bicicletta è inutile se non la si sa usare!
In questo post, dunque, ti dimostreremo che Google Ads funziona davvero, e che può essere un vero e proprio balsamo per il tuo business. A patto, però, di usarlo nel modo giusto!
Google Ads for dummies
Indice
Come abbiamo anticipato, in molti non credono nell’efficacia di questo servizio perché non ne capiscono il funzionamento. Diremo dunque sinteticamente che Google Ads funziona come un gigantesco mercato di keywords, un’asta di parole chiave che vengono acquistate per creare delle campagne di web advertising. Questo significa che gli utenti fanno le proprie offerte per aggiudicarsi le migliori keywords per il proprio business, a partire dal costo di base per clic deciso per ogni specifico termine. Il costo di una parola chiave dipende da diversi fattori, tra i quali il numero di ricerche effettuate dagli utenti per quella keyword, il numero di concorrenti che vogliono appropriarsene e la qualità dei loro siti web.
Si, Google Ads funziona davvero: ecco i numeri che lo dimostrano
Per capire che sì, Google Ads funziona, e che quindi serve alle aziende che vogliono accrescere il proprio business, è utile guardare a un po’ di numeri relativi a questo servizio pubblicitario. Sfogliando le varie indagini effettuate in tempi recenti intorno a questo tema, si scopre che:
- gli annunci Google Ads convertono il 50% in più rispetto al traffico organico
- il Paid Advertising ha un ROI medio del 200%
- il 65% degli utenti clicca sugli annunci quando è intenzionato all’acquisto
- su Google vengono effettuate più di 160 miliardi di ricerche mensili
- il 74,5% delle ricerche da desktop partono da Google
- il 40% dei click sulla SERP di Google va ai primi 3 risultati
- il 52% degli shopper online preferisce cliccare sugli annunci a pagamento piuttosto che sui normali risultati di ricerca
- il Google Display Network, ovvero la rete di siti web sui quali è possibile pubblicare banner con Google Ads, raggiunge l’80% degli utenti a livello mondiale.
Google Ads funziona…. se lo si usa nel modo giusto
Non si può pretendere di arrivare su Google Ads per la prima volta senza leggere nessuna guida, di impostare degli annunci senza una strategia per poi decidere, di fronte alla mancanza di risultati, che Google Ads non funziona. Si tratta infatti di un universo con le sue regole, le sue tecniche e il suo linguaggio: impossibile riuscire a raggiungere i risultati sperati senza investire un po’ di tempo nello studio. Prima di tutto, è necessario capire le varie componenti di questo mondo.
Gli inserzionisti di Google Ads pagano per ogni clic ricevuto sui propri annunci, e qui va sottolineato che i clic sono diversi dalle impression, le quali indicano solo le volte in cui gli annunci in questione sono stati mostrati al pubblico (con o senza clic). IL CPC è il costo per clic, ovvero il prezzo per ogni click degli utenti, laddove invece il CTR indica il click-through rate, che è il rapporto tra le visualizzazioni (le impression) e i clic. Un dato ancora più interessante è poi quello relativo al tasso di conversione, ovvero al numero di utenti che, dopo aver cliccato sull’annuncio, diventano effettivamente dei clienti. Infine, il dato che più di tutti esprime la riuscita o meno di una campagna pubblicitaria è il ROI, ovvero il nostro Return on investment, il ritorno economico sul nostro investimento in pubblicità.
Bisogna poi sottolineare che Google Ads non ci offre solamente la possibilità di impostare degli annunci sponsorizzati sulla SERP di Google. Questo stesso servizio consente anche di creare dei banner sui siti del suo Network, degli annunci su app, su YouTube e su Gmail, nonché i preziosi annunci shopping, utilissimi per gli e-commerce.
Dunque Google Ads funziona, e funziona in molti modi diversi. Per investire saggiamente i propri soldi e avere un buon ROI, però, è necessario lavorare attentamente intorno alla pianificazione nelle nostre campagne PPC. Bisogna prima di tutto essere certi di rivolgersi alla giusta audience, scegliendo le parole chiavi più efficaci, e non quelle semplicemente ‘più ricercate’. Del traffico che non converte è fondamentalmente un traffico inutile. Gli annunci vanno poi distinti per ambito, e devono essere arricchiti con delle estensioni laddove necessario. Le campagne, inoltre, vanno monitorate giorno dopo giorno, per essere modificate in base ai risultati raggiunti, per essere certi di proporre agli utenti degli annunci sempre più ottimizzati, da tutti i punti di vista.