Nelle nostre Be-Interviste non poteva sicuramente mancare un’intervista a uno specialista dei social media e noi abbiamo voluto scegliere uno dei migliori: Michael Vittori!
Abbiamo chiesto a Michael tanti consigli su come lavorare bene all’interno dei social media e dell’advertising. Buona lettura 😉
Ciao Michael, grazie mille per averci permesso di farti alcune domande! Iniziamo subito.
- Le prossime domande saranno basate prettamente sui social, ma sappiamo che non ti occupi solo di questo: parlaci un po’ di te, di quello che fai e di come poi ti sei appassionato al campo dei social media.
Nel 2008 ho iniziato la mia carriera digitale un po’ per caso, trovando lavoro come copywriter in una web agency. Ero collaboratore di una testata giornalistica e il mio sogno era diventare un reporter: mai avrei pensato di lavorare a tempo pieno nel web! Nel corso degli anni ho seguito l’evoluzione di questo mondo, arricchendo in autonomia il mio know how.
Dal copy sono passato alla SEO, poi al web marketing a 360°, finché nel 2014, stimolato dalla richiesta di un cliente, mi approcciai al mondo dei social e dell’advertising su Facebook. Un mondo – quello dell’adv – di cui sono rimasto affascinato e su cui mi sono buttato a capofitto.
- Negli ultimi mesi si sono preannunciate tante novità per i social. Quali sono, secondo te, le più interessanti e da tener d’occhio?
Storie e messaggistica sono il futuro dell’ecosistema Facebook. Si va verso una dimensione più intima e meno pubblica, con al centro contenuti effimeri per natura.
Dal punto di vista tecnico, l’avvento della CBO – ottimizzazione e gestione del budget a livello di campagna – previsto per settembre è la vera svolta. Ha stravolto in parte le regole del gioco e ci sarà un’inevitabile fase di adattamento per tutti.
- Per un’analisi perfetta di una campagna, di quali dati dobbiamo assolutamente tener conto?
Durante i miei corsi ripeto sempre: non annegate nel mare di metriche fornite da Facebook.
I dati più importanti variano a seconda dell’obiettivo scelto – traffico, conversioni, contatti, ecc… – ma se devo individuare alcune metriche universalmente valide, dico: risultato, costo per risultato, CTR (tasso di clic sull’annuncio, serve a valutare la capacità d’attirare l’attenzione del nostro pubblico), frequenza (il numero di volte medio in cui un utente ha visto le nostre inserzioni), conversioni.
- Pixel di Facebook: sappiamo che sono utili per il monitoraggio di tutte le nostre campagne. Come possiamo sfruttarlo al 100%?
Innanzitutto configurandolo alla perfezione. Ogni volta che prendo in gestione un account pubblicitario, trovo errori o mancanze nel tracciamento. Vanno inseriti quanti più eventi si possono tracciare – realmente utili – e se si tratta di un sito e-commerce, non possono mancare gli ID dinamici collegati ad un catalogo e il valore delle transazioni. Dopodiché, vanno create diverse custom audience basate sul comportamento dell’utente sul sito e relative lookalike. Per il resto, il pixel aiuta “soltanto” ad ottimizzare le campagne nel momento in cui ha abbastanza dati (conversioni) a disposizione e un budget sufficiente per spingere sul gas. Una grande potenza che ha però bisogno di un buon pilota.
- Puoi darci alcuni consigli sul copy per dei post vincenti?
Ho dedicato a questo argomento uno speech all’edizione 2017 del Social Media Strategies. In generale, possiamo sfruttare diverse tecniche, ma alla base dobbiamo cercare le leve e gli “angoli” giusti che possano attirare l’attenzione del nostro target, stimolarlo e invogliarlo al clic (e poi conversioni). Fatto questo, a seconda della fase del funnel in cui si trova l’utente, possiamo far appello alle regole cialdiniane di scarsità, urgenza, reciprocità, oppure usare il principio di problema > soluzione e altre regole prese in prestito dal mondo del marketing e psicologia.
- Quali sono i tool, gratuiti e non, che utilizzi di più e di cui non potresti fare a meno?
Canva per creare le inserzioni, quando non ho un supporto grafico, visto che non è questo il mio mestiere. Chrome Pixel Helper, estensione di Chrome per il primo debug del pixel. Zapier per connettere e passare i dati dei Lead Ads di Facebook ai software di mail marketing in modo simultaneo e automatico. Optinmonster per la creazione di pop up, hello bar, slide in, senza metter mano ai codici di un sito. Google Data Studio per la creazione dei report. Postpickr per la gestione degli account social. Mailchimp per l’email marketing, Manychat per il mio bot su Messenger. Serve altro? 😉
- Posizionamenti delle campagne su Facebook: quali ci consigli di utilizzare, quali scartare, ma soprattutto in base a cosa lo decidiamo?
Vanno considerati target, tipo di obiettivo, tipologia di prodotto/servizio proposta. In alcuni casi non ha senso usare Instagram, in altri performa meglio di Facebook. E’ necessario rispettare i formati, verticale per le Stories, quadrato per i Feed. In ogni caso, è sempre meglio testare prima di scartare un placement a priori, eccezion fatta per l’Audience Network che al momento non è ancora molto performante.
- I social media crescono e si evolvono sempre di più. Cosa vedi nel futuro di questo intricato ma affascinante “mondo”?
Le interazioni private rappresentano il futuro dell’ecosistema Facebook, motivo per cui i due colossi della messaggistica – WhatsApp e Messenger – subiranno importanti evoluzioni nei prossimi mesi e anni. I newsfeed rimarranno un’importante piazza digitale – dove raccontare sé stessi, scoprire brand e notizie, comprare e vendere prodotti e servizi, condividere interessi -, ma la dimensione intima e privata – che comprende gruppi, messaggistica tra utenti e con le aziende – avrà un ruolo centrale, persino più rilevante di quella pubblica.
L’altra importante evoluzione riguarda i contenuti. Gli utenti stanno privilegiando contenuti sempre più effimeri, “snackable”, come li chiamano gli americani: le Stories ne sono l’emblema.
Grazie mille Michael per aver risposto in maniera più che esaustiva alle nostre domande! Alla prossima 😉