Sappiamo tutti cos’è un hashtag ma in pochi conoscono le reali funzionalità e in che modo possiamo usarli per migliorare le performance di un post. Oggi voglio darti qualche dritta per sfruttarli al meglio e veder crescere i tuoi social!
La nascita del primo hashtag
Indice
Il primo hashtag nasce su Twitter nel lontano 2007, il 23 agosto per l’esattezza, quando Chris Messina, un avvocato di San Francisco, posta il tweet:
«how do you feel about using # (pound) for groups. As in #barcamp [msg]?»
A cogliere la palla al balzo e a iniziare a usare gli hashtag sul suo profilo molto seguito è stato Nate Ritter che incluse #sandiegofire per contrassegnare i messaggi che parlavano degli incendi che nel 2007 hanno colpito la contea di San Diego.
Inizialmente non era presente su Twitter un servizio di raggruppamento degli hashtag e solo nel giugno del 2009 è stato introdotto un collegamento ipertestuale sugli hashtag così da poter raggruppare tutti i messaggi che hanno citato lo stesso tag e che parlano dello stesso argomento. Nel 2010 Twitter ha introdotto nella prima pagina i “trending topics” per segnalare gli hashtag del momento più utilizzati.
Nel 2013 Facebook introduce gli hashtag ma non ottengono il successo che ci si aspettava e ancora oggi non si capisce esattamente che funzione abbiano. E su Instagram? Possiamo dire che Instagram è la piattaforma social in cui gli hashtag sono alla base di ogni contenuto pubblicato. Ma come possiamo incrementare i risultati di un post grazie all’uso di specifici tag?
Avere successo su Instagram
Sappiamo che Instagram è un social basato sul visual e, rispetto alle altre piattaforme, è praticamente privo di link ed essenzialmente pensato per il mobile. Ma per avere successo non basta pubblicare delle belle immagini o delle foto casuali. È necessario avere una visione chiara degli obiettivi che vuoi raggiungere e definire una strategia.
Prima di pensare a quali hashtag utilizzare, rifletti sul perché sei su Instagram. Vuoi creare brand awareness? Desideri aumentare la fedeltà verso i valori del tuo brand? Vuoi raccontare la storia della tua azienda? Vuoi mostrare i prodotti e i servizi che hai da offrire? Individua i tuoi obiettivi e il resto verrà da sé!
Lo so che non vedi l’ora di scoprire come usare gli hashtag su Instagram, ma ho ancora qualche consiglio da darti per avere successo all’interno della piattaforma. 😉
- Biografia e descrizione dell’azienda. Racconta il tuo brand, i tuoi valori, i tuoi prodotti e sfrutta questo spazio per dire qualcosa in più ai tuoi follower. Puoi inserire uno slogan oppure condividere un hashtag che ti contraddistingue.
- Link. L’unico modo per inserire un link specifico su Instagram è tramite le informazioni personali del profilo. Il mio consiglio è di usare questa opportunità per inserire un link verso una landing page o un contenuto speciale anziché linkare la homepage del sito. Solo ai titolari di account verificati e con almeno 10.000 follower è consentita l’introduzione dei link all’interno delle storie.
- L’immagine profilo. L’immagine deve essere rappresentativa e rendere facilmente riconoscibile il brand. Ti suggerisco di usare il tuo logo, un marchio (se troppo lungo o complesso usa una versione semplificata) oppure una mascotte se la tua azienda ne possiede una.
Inoltre, ricorda di convertire il tuo account in un profilo business. Si tratta di un passaggio estremamente utile per le aziende poiché consente l’accesso a numerose funzionalità per tenere sotto controllo le statistiche e le performance del profilo.
Gli hashtag su Instagram
Inserire gli hashtag su Instagram è essenziale perché ci permette di aumentare la visibilità dei contenuti che pubblichiamo. Tecnicamente possiamo inserirne fino a un massimo di 30 ma la soluzione ideale è quella di sceglierne pochi ma buoni. È inutile mettere 30 hashtag per accompagnare una descrizione scadente e non professionale. Cerca invece di dosare ogni elemento inserito se vuoi essere certo di pubblicare un contenuto di valore.
Poco fa ti ho parlato di strategia, bene, anche la scelta degli hashtag deve essere guidata da una strategia ben precisa. Gli hashtag non sono tutti uguali ma sono di due tipologie:
- legati al brand: composto dal nome dell’azienda, utile per associare il nome del brand a specifiche tematiche o più semplicemente per rendere più semplice la visualizzazione dei tuoi contenuti ai follower che seguono il tuo hashtag (ad esempio: #BeWe);
- legati alla community: utili per connettere gli utenti a un tema specifico e intercettare nuovi utenti interessati ad argomenti ben precisi (ad esempio, se ti rivolgi a un target interessato alla cucina vegana, #ricetteVegane potrebbe essere un buon hashtag per mostrare i tuoi contenuti agli utenti che cercano nuove idee).
Consigli pronti all’uso
Esistono diversi strumenti utili per scegliere gli hashtag legati a un preciso argomento, come ad esempio l’app Tag O’ Matic oppure Keyword Tool disponibile anche per desktop. Questi strumenti ti consentono di selezionare, a partire da una tematica, una lista di hashtag affini e tra i più comuni.
Gli hashtag possono aiutarti ad aumentare il coinvolgimento e possono aiutarti a fare la differenza tra i post in prima posizione o finire nella parte inferiore del feed senza lasciare alcuna traccia. Il modo migliore per farlo è bilanciare hashtag precisi ad altri più generici, selezionando tra quelli più usati ma inserendone anche alcuni meno gettonati. Per trovare gli hashtag giusti dovrai fare una continua ricerca al fine di individuare quelli più performanti. Una buona idea è quella di osservare cosa fanno altri business del tuo settore così da trarre spunto per la tua strategia.
Infine:
- Se scegli un hashtag specifico da associare al tuo brand, assicurati che non abbia un secondo significato o che non sia già usato da un altro brand.
- Esegui sempre un controllo ortografico prima della pubblicazione.
- Sfrutta Google per cercare il tuo hashtag (senza #) per avere nuove idee a cui ancora non hai pensato.