User Generated Content (UGC), o contenuto generato dagli utenti, altro non è che è qualsiasi forma di contenuto – come testi, video, immagini, recensioni – che viene creata e condivisa dagli utenti stessi e pubblicata sul web. Probabilmente ti starai chiedendo a cosa mai potrà servirti… per rispondere a questa domanda, dobbiamo fare un piccolo passo indietro.
Gli User Generated Content nascono nell’ormai lontano 2005, quando chiunque (davvero chiunque) poteva produrre diverse tipologie di contenuti su qualsiasi tematica e postarle nella rete. Col tempo ci si è accorti delle enormi potenzialità che gli UGC potevano avere nel marketing, grazie non solo alla loro estrema facilità di diffusione, ma soprattutto perché offrono a chi naviga una prospettiva genuina e affidabile sui prodotti o servizi offerti da un brand.
È arrivato il momento di spiegarti cosa sono gli User Generated Content e come puoi sfruttarli a tuo vantaggio nella tua digital strategy.
UGC: cos’è lo User Generated Content
Indice
Come anticipato, la rete ha permesso il diffondersi di contenuti per il web creati dagli utenti. Ciò, nella pratica, si traduceva in foto, video, testi, audio, veicolati su internet senza passare dai più classici canali di distribuzione mediatica o dalle testate giornalistiche. Si tratta, dunque, di produzione di informazioni “dal basso”, particolarmente apprezzata dagli utenti della rete perché apparentemente slegata dalle logiche di mercato.
Oggi il fenomeno degli UGC si è decisamente evoluto, soprattutto grazie ai blog e a tutte quelle piattaforme che permettono la condivisione, anche live, dei contenuti. Anche i social media hanno dato loro una spinta incredibile e, parallelamente, i forum ne hanno stimolato ulteriormente la produzione.
Proviamo quindi a definire in 3 parole l’UGC, così che ti sia più facile individuarlo quando sei online. L’UGC è:
- pubblico: tutti i contenuti generati dagli utenti, per far parte di questo grande insieme, devono essere veicolati attraverso una piattaforma;
- unico: quindi originale e non copiato da altri utenti;
- slegato dal profitto: per intenderci, non deve essere legato a logiche di guadagno o realizzato da agenzie o professionisti. È un contenuto proveniente dal “basso”, la sua forza risiede esattamente in questo.
È proprio grazie ai contenuti UGC che tutti noi possiamo condividere attraverso foto, video e altre creatività, la nostra esperienza personale con prodotti, servizi e brand: questo è il nocciolo della questione!
Tipologie di User Generated Content
Possiamo classificare gli UGC seguendo una distinzione precisa tra contenuti visivi e contenuti non visivi. Vediamolo più nel dettaglio.
- UGC visivi: questa tipologia trova grande diffusione su piattaforme come Instagram, Facebook, LinkedIn, Twitter, TikTok, Pinterest, oltre che a YouTube per i video, ma anche a siti specializzati come TripAdvisor e marketplace quali Amazon. Bisogna comunque mettere in evidenza che Instagram e Facebook emergono come i principali canali di produzione di visual UGC, grazie alla possibilità di postare storie, foto e reels.
- UGC non visivi: sono contenuti prevalentemente di natura testuale, come recensioni e commenti. Si tratta di elementi essenziali, per esempio, nelle schede prodotto di Amazon o in quelle Google My Business aziendali. Questi contenuti offrono una visione autentica e diretta dell’esperienza delle persone con prodotti e servizi, influenzando significativamente la percezione del marchio da parte di potenziali clienti.
Alcuni esempi di UGC
Gli esempi di user generated content sono vari e spaziano dalle foto condivise dagli utenti ai video tutorial su come utilizzare un prodotto. Questi contenuti, condivisi attraverso i canali digitali, contribuiscono a creare una comunità attorno al marchio e a instaurare un rapporto di fiducia con gli utenti.
Perché gli UGC sono importanti?
Ogni azienda che intende farsi conoscere nel digitale non può esimersi dalla creazione di un piano di comunicazione con cui individuare gli obiettivi e le strategie per portarli a compimento. Oltre al piano di comunicazione, è necessario strutturare un piano editoriale che calendarizzi le tue attività online e ti guidi nella pubblicazione dei contenuti da produrre.
Detto così può sembrare un qualcosa di abbastanza semplice, ma in realtà creare costantemente dei contenuti di valore non è poi così immediato. Soprattutto quando si fa promozione, il rischio di diventare autoreferenziali è dietro l’angolo. Ecco quindi che gli User Generated Content possono tornarci utili in questo senso. Specialmente in alcuni settori, come quello turistico. Chi gestisce la comunicazione degli hotel, per esempio, conosce bene i vantaggi delle recensioni.
Vantaggi degli UGC
Il principale vantaggio dei contenuti generati dagli utenti risiede nella loro capacità di convincere e ispirare fiducia, facilitando così la percezione del brand e aumentando la predisposizione all’acquisto. Sono tante, infatti, le persone che producono contenuti taggando il proprio brand preferito nei canali social, spesso proprio in seguito a un’esperienza positiva con il marchio. Piattaforme come TripAdvisor hanno saputo sfruttare questa dinamica, incentivando le recensioni degli utenti, che diventano sinonimo di qualità e affidabilità per altri consumatori.
Svantaggi degli UGC
Nonostante i numerosi benefici, l’integrazione degli UGC nelle strategie di marketing e comunicazione non è immune dalle difficoltà. Diverse aziende, hanno sperimentato alcune problematiche nell’adozione degli UGC, a causa della natura incontrollabile e talvolta imprevedibile del contenuto generato dagli utenti sul web. La creazione di una strategia efficace che includa gli UGC richiede un delicato equilibrio e non sempre garantisce il successo desiderato, poiché la reazione della rete può essere inaspettata. L’efficacia di contenuti commissionati a influencer o creati spontaneamente dagli utenti è, tuttora, oggetto di continuo dibattito tra gli esperti del settore.
Come sfruttare gli User Generated Content nel marketing?
Gli UGC nel marketing sono dunque una risorsa preziosa, ma il loro utilizzo va valutato in modo approfondito e non può essere lasciato al caso. Vediamo insieme come servirsi al meglio del loro potenziale.
Cosa fare per sfruttare il potenziale degli UGC
- Pianifica con attenzione: innanzitutto, è essenziale progettare attentamente la dinamica attraverso cui coinvolgere gli utenti, includendo la creazione di una “piattaforma di atterraggio” specifica per accogliere gli UGC. La partecipazione deve essere il più semplice possibile.
- Empatizza con gli utenti: la loro partecipazione deve essere anche naturale e spontanea. È fondamentale che gli utenti sentano che i contributi siano interessanti ma anche disinteressati.
- Ricerca il giusto equilibrio: trova un punto di incontro tra un controllo eccessivo, che potrebbe risultare sgradito agli utenti (compromettendo l’essenza stessa degli UGC), e un’assenza totale di controllo, che potrebbe portare a situazioni problematiche.
- Progetta iniziative di coinvolgimento sane: sviluppa iniziative in modo da prevenire la ricezione di contributi offensivi o non conformi ai valori aziendali. Questo richiede una pianificazione accurata e un monitoraggio costante.
- Integra con le strategie di marketing: è importante che gli UGC siano inseriti armoniosamente nella strategia SEO e di contenuti web. Coerenza e autenticità sono la chiave per il successo di qualsiasi iniziativa.
Cosa non fare per evitare errori
- Non dare per scontato l’interesse degli utenti: evita di assumere che il pubblico sia sempre entusiasta di partecipare alle tue iniziative. Cerca di comprendere, prima di tutto, cosa interessa al tuo target.
- Ripubblicare gli UGC senza permesso: prima di appropriarti di qualsiasi contenuto generato dagli utenti, assicurati di avere il permesso dell’autore o di averlo informato in anticipo. La condivisione non autorizzata può causare malcontento e danneggiare la tua reputazione.
- Rispondere male ai commenti negativi: un’errata moderazione dei commenti non allineati alle tue aspettative può facilmente generare un’immagine negativa del tuo brand.
- Non dare troppo controllo alla community: mentre la co-creazione può arricchire il tuo brand, concedere troppo spazio ai tuoi fan può essere rischioso. È essenziale mantenere un equilibrio tra l’incoraggiare la partecipazione e il preservare l’identità del marchio.
- Non trascurare la tua community al termine di una campagna UGC: l’abbandono o la mancanza di continuità nella gestione della community possono portare a delusione e disaffezione. La presenza costante e trasparente nel web è cruciale.
UGC e contest per la partecipazione attiva
Se l’azienda inserisce la generazione dei contenuti nel proprio piano editoriale dovrà anche ingegnarsi per far sì che le persone forniscano, al momento giusto, i contenuti.
Ecco che allora si parla di Contest User Generated Content che, nonostante la complessità del nome, in realtà è un semplice contest fotografico o video, in cui si invita l’utente a pubblicare dei contenuti con l’hashtag ufficiale del brand o del prodotto. Il vincitore del concorso riceverà, ovviamente, un premio: questa è una modalità efficace per stimolare le persone a partecipare e quindi produrre più contenuti possibili.
A guadagnarci sono sia il brand che l’utente: le aziende ottengono contenuti gratuiti, aumentando allo stesso tempo la brand awareness e quindi la possibilità di creare una lead generation, mentre le persone possono vincere un premio in maniera semplice e veloce.
In conclusione, a cosa possono servirti gli User Generated Content?
- Aumentare la brand awareness;
- Aumentare l’attenzione verso il tuo brand;
- Incrementare la possibilità di conversione sul tuo sito;
- Ricevere feedback reali;
- Creare buzz, quindi passaparola.
E tu hai mai provato ad utilizzare questa strategia per la tua azienda?