Il coronavirus ha cambiato profondamente le abitudini dei consumatori. Secondo le ultime statistiche, alla chiusura delle aziende italiane si è registrato un boom di e-commerce, un incremento della spesa nella GDO e un forte interesse per gli acquisti online, ma non solo. Le restrizioni ci hanno aiutato a prendere familiarità con aspetti che la nostra società non era in grado di concepire. Pensa ad esempio allo smart working, fino a qualche mese fa sembrava una cosa impossibile da fare. Lavorare da casa? Iniziare la giornata lavorativa senza affrontare traffico e mezzi pubblici? E invece oggi è diventata una normalità, abbiamo imparato a organizzarci e ogni giorno è sempre più semplice da gestire.
Così come è diventata una normalità acquistare e vendere online. Da un lato infatti, i consumatori che scelgono di affidarsi agli e-commerce sono in costante crescita, dall’altro lato le aziende si sono accorte che poter contare su un negozio online è diventato di fondamentale importanza per la sopravvivenza dell’azienda stessa.
Ebbene sì, gli e-commerce stanno aiutando le aziende in difficoltà ad affrontare questo periodo di lockdown, sia per la vendita di servizi che di prodotti. Ecco perché aprire un e-commerce oggi, o sfruttare gli incentivi per incrementare l’attività online, è diventata una necessità per arginare la crisi e rispondere alle nuove esigenze di mercato.
E-commerce e coronavirus: quanto conta avere un negozio online?
Indice
Tanto! In un momento in cui le persone sono costrette a restare a casa e le uniche aziende che possono restare aperte sono quelle che vendono prodotti di prima necessità, l’unico modo per mantenere un contatto con i clienti è grazie alla vendita online. Ormai questo è un dato di fatto.
Oggi stiamo andando verso una timida riapertura, le attività che possono garantire la sicurezza dei clienti e che non favoriscono gli assembramenti sono quelle che iniziano a vedere un piccolo spiraglio, ma la strada è ancora lunga. Anche in questa seconda fase dunque gli e-commerce sono di fondamentale importanza. Senza contare il fatto che le persone si sono abituate agli acquisti online. La comodità di comprare ogni genere di prodotti, in pochi click e di riceverli a casa senza troppi sforzi è qualcosa a cui difficilmente si potrà rinunciare. È essenziale dunque per le imprese cavalcare l’onda e dare uno slancio al canale di vendita online.
Se hai già un e-commerce, o hai intenzione di aprirne uno, ci sono tante soluzioni che puoi implementare per mantenere il contatto con i tuoi clienti e garantire la sopravvivenza della tua azienda. Ad esempio, supponiamo che tu sia il titolare di un centro estetico con tanto di sito web che utilizzi per proporre i tuoi servizi e prendere appuntamenti. Potresti aprire una sezione dedicata allo shop, che permetta agli utenti di prendersi cura di sé a casa seguendo i tuoi suggerimenti e acquistando i prodotti che proponi abitualmente nel tuo salone.
Quali settori hanno avuto l’incremento più alto?
La vera novità in questo periodo di grande emergenza non sono i grandi colossi già fortemente presenti online. La svolta sono i negozi più “piccoli” quelli di quartiere che in questo periodo stanno scoprendo il valore delle consegne a domicilio e dei marketplace online. Le micro-imprese commerciali che per anni hanno cercato di combattere le minacce della grande distribuzione e dei negozi online, oggi stanno imparando a sfruttare gli strumenti digitali per individuare nuove possibilità di guadagno.
I trend favoriscono in particolare i punti vendita di generi alimentari, grazie appunto al servizio da asporto e alla consegna a domicilio. Si è assistito ad un ulteriore incremento del settore fitness e sport grazie alla condivisione di lezioni online, video training e soluzioni efficaci per tenersi in allenamento e trascorrere il tempo a casa.
Le altre attività invece, dalle librerie alle erboristerie, dai negozi di elettronica ai negozi di accessori e per la cura della persona, stanno iniziando a osservare con grande interesse nuove strade per il futuro: vendite online, pagine aziendali sui social network, utilizzo delle piattaforme di messaggistica, applicazioni per smartphone per semplificare gli acquisti e le prenotazioni.
E-commerce e piattaforme online: qualche esempio
Ti abbiamo parlato della “rivincita” dei negozi di quartiere e di come si stanno organizzando per cercare di far fronte alla crisi. Un esempio è quello di torniamopresto.it, una piattaforma creata per supportare i negozi e le attività in questo periodo di crisi. Le aziende possono iscriversi e dare la possibilità ai clienti di acquistare gift card che potranno essere usate al momento della riapertura. Ma esistono anche altre piattaforme che aggregano gli esercizi commerciali di una specifica città che offrono la consegna a domicilio, come nel caso di Cecina Delivery.
Potrei farti tanti esempi di piattaforme che sono state create per supportare piccole realtà o di come gli e-commerce si sono organizzati per sopravvivere e gestire al meglio la crisi. Ho scelto invece un esempio di uno dei settori che sta risentendo maggiormente in questo periodo: il turismo. Non importa quanto è grande l’azienda, il turismo si è fermato senza se e senza ma. Ma anche in questo caso il canale online può venirci in aiuto. Prendiamo ad esempio Airbnb, una delle piattaforme più usate per la ricerca di alloggi in tutto il mondo, si è inventato tre metodi davvero speciali per mantenere i contatti con gli utenti, dare la possibilità di viaggiare anche solo con la mente e fornire un aiuto concreto agli operatori impegnati nell’emergenza (Alloggi per l’emergenza).
Incentivi per le aziende in difficoltà
Veniamo a un altro aspetto molto importante per le PMI che cercano una soluzione per sopravvivere in questo particolare periodo: le agevolazioni da parte di Governo e Web Agency.
Come saprai, il Governo ha messo a disposizione delle aziende in difficoltà il Decreto Liquidità e un Fondo di Garanzia fino a 25.000€, semplificando e agevolando la richiesta da parte delle PMI. Chiunque ha la necessità di chiedere un finanziamento in banca per superare la crisi, potrà quindi contare sulla garanzia del Fondo. Si tratta di un grande aiuto per le PMI che saranno libere di sfruttare il finanziamento per supportare l’azienda e investire su dipendenti, tecnologia, innovazione digitale e molto altro.
Visto l’interesse crescente verso gli e-commerce, anche le web agency hanno deciso di dare il proprio supporto alle aziende. Da un lato troviamo agenzie che hanno creato piattaforme per fornire una vetrina alle aziende, prendere familiarità con le vendite online e raggiungere più facilmente i clienti. Dall’altro lato abbiamo web agency che hanno scelto di supportare economicamente i progetti digitali delle PMI.
Noi di Be-We abbiamo lanciato l’iniziativa Zero Interessi con Decreto Liquidità per tutte le imprese che hanno richiesto l’accesso al Fondo di Garanzia. L’iniziativa è rivolta alle PMI che, oltre a sfruttare la garanzia del Fondo fino a 25.000€, attivano con noi un piano di digital marketing di 12 o 24 mesi. Dal valore del contratto saranno decurtati gli interessi che l’azienda deve corrispondere alla banca. In questo modo, invece di utilizzare l’importo previsto nel contratto per coprire al 100% il nostro piano, potrai utilizzare la percentuale scontata per ripagare la banca per il finanziamento ottenuto.
Investire sul digitale è importante, ma è ancora più importante farlo nel modo giusto, senza farsi prendere dalla paura delle poche vendite e valutando tutte le strade più utili per il tuo business. Il nostro team può aiutarti a individuare gli strumenti di cui hai bisogno per sfruttare appieno tutte le opportunità che il canale online ha da offrirti! Vuoi conoscerci meglio, raccontarci il tuo progetto e iniziare a costruire una strategia online solida? Contattaci subito per una consulenza gratuita di 30 minuti!