Il Mobile First Index è il sistema adottato da Google per la scansione e l’indicizzazione di nuove pagine web. Ufficialmente lanciato nel marzo 2018 e precedentemente annunciato nel 2016, questo processo di implementazione ha raggiunto il suo completamento il 31 ottobre 2023.
La scelta di Google di dare priorità ai contenuti per dispositivi mobili si basa sul fatto che la maggior parte degli utenti accede a Internet tramite dispositivi mobili. Questa “rivoluzione” del Mobile First Index ha significative implicazioni per i siti web: diventa, infatti, di primaria importanza adattare i contenuti e le pagine web alla navigazione mobile, in linea con le tendenze di utilizzo globale di Internet.
Cerchiamo quindi di comprendere in modo approfondito come funziona il mobile first index e quali errori è importante evitare per avere un’ottima usabilità da smartphone.
Perché è importante avere un approccio mobile first?
Indice
Secondo quanto affermato da Google, la versione mobile dei contenuti di un sito web è il fattore principale di valutazione per indicizzare le sue pagine, interpretare i dati strutturati e presentare gli snippet di queste risorse nei risultati di ricerca (SERP).
Secondo i dati GWI., infatti, nel 2023 il 91% degli utenti ha avuto accesso a Internet attraverso lo smartphone. Nel 2016, l’uso di Internet tramite dispositivi mobili ha sorpassato quello da desktop, segnando un cambiamento significativo nel comportamento online. Questo spostamento di tendenza è stato ulteriormente confermato dieci anni fa, quando le vendite di cellulari hanno iniziato a superare quelle dei PC.
Durante la pandemia, infine, è diventato ancora più evidente che avere siti web ottimizzati per i dispositivi mobili è essenziale sia per i consumatori che per le aziende.
Come funziona un motore di ricerca
In questo contesto digitale così improntato sui dispositivi come lo smartphone, posizionare un sito in logica mobile first diventa perciò la prima azione su cui investire per farti trovare dagli utenti e da possibili nuovi clienti. Ma come lavora concretamente un motore di ricerca come Google?
Per capire meglio lo scopo dell’index mobile dobbiamo addentrarci in qualche spiegazione un po’ più tecnica. In sostanza, il funzionamento dei motori di ricerca si articola in tre fasi principali:
- crawling: il primo step, riguarda proprio l’analisi delle pagine web attraverso crawler o spider, software che automatizzano il processo di acquisizione di copie testuali dei documenti trovati in una pagina. Questo processo consente di creare un indice che facilita in seguito la ricerca e la visualizzazione di tali contenuti;
- archiviazione e catalogazione: le pagine analizzate vengono inserite nel database del motore di ricerca. Il testo di queste pagine viene archiviato e successivamente analizzato per fornire risposte alle ricerche degli utenti. I motori di ricerca offrono anche la funzione di cache, una copia dei testi di ogni pagina archiviata;
- risposta alle richieste: quando l’utente effettua una ricerca, riceve un elenco di risultati. La rilevanza di una pagina web dipende dalla presenza della parola chiave cercata e da vari altri fattori come il numero di link ricevuti, la posizione delle parole chiave nella pagina e il numero di siti che linkano a quella pagina.
In aggiunta ai risultati organici, i motori di ricerca forniscono anche risultati sponsorizzati, che sono pagine web di aziende che pagano per apparire tra i primi risultati per determinate parole chiave.
Perché Google ha cambiato indice?
Come abbiamo visto finora, le ricerche effettuate tramite smartphone sono in costante aumento. Tuttavia, molti siti web non offrono gli stessi contenuti nelle loro versioni mobile che sono disponibili nella versione desktop, spesso a causa di limitazioni di spazio o per ridurre i tempi di caricamento. Questa discrepanza può portare a situazioni in cui alcuni siti appaiono nei risultati di ricerca mobile nonostante non contengano le informazioni effettivamente ricercate dall’utente.
Con il passaggio dell’indice di ricerca da Desktop a Mobile, Google si impegna a garantire che un sito venga posizionato nei risultati di ricerca mobile solo se contiene davvero le informazioni richieste. Questo cambiamento mira a migliorare la rilevanza e l’accuratezza dei risultati di ricerca sui dispositivi mobili.
Indicizzazione di siti mobile e mobile first: le best practices
Vediamo insieme alcuni consigli SEO per avere un sito web ottimizzato per il Mobile First Index.
1. Crea un sito ottimizzato per il mobile
Hai a disposizione tre opzioni per sviluppare un sito web ottimizzato per dispositivi mobili, vediamole insieme.
- Responsive design: si tratta della soluzione raccomandata da Google, perché rappresenta l’approccio più semplice da implementare e mantenere. In pratica, si utilizza lo stesso codice HTML e lo stesso URL per tutti i dispositivi (desktop, tablet, dispositivi mobili, browser non visivi). La particolarità di questo metodo è che il codice si adatta automaticamente per mostrare i contenuti in maniera appropriata a seconda delle dimensioni dello schermo del dispositivo.
- Pubblicazione dinamica (Dynamic Serving): in questa configurazione, si usa lo stesso URL per tutti i dispositivi, ma si varia il codice HTML in risposta al tipo di dispositivo che effettua la richiesta. Ciò si ottiene attraverso il riconoscimento del tipo di dispositivo (user-agent sniffing) e utilizzando l’intestazione della risposta HTTP “Vary: user-agent”. Quindi, si serve una versione differente del codice HTML in base al dispositivo.
- URL distinti: questo approccio implica, invece, l’uso di codici HTML differenti per ciascun tipo di dispositivo, ospitati su URL separati. Anche qui, si utilizzano le intestazioni HTTP “user-agent” e “Vary” per identificare il dispositivo dell’utente e reindirizzarlo alla versione del sito più adatta.
È importante notare che le linee guida e i consigli di Google che seguiranno, si applicano specificamente alle configurazioni di pubblicazione dinamica e URL separati: nel caso del design responsive, infatti, il contenuto e i metadati rimangono identici nelle versioni mobile e desktop delle pagine.
2. Assicurati che i contenuti siano gli stessi su dispositivi desktop e mobili
La seconda raccomandazione si focalizza su un aspetto pratico: pur avendo contenuti analoghi, le differenze nel Document Object Model (DOM) o nel design tra le versioni desktop e mobile di una pagina possono influenzare il modo in cui Google interpreta questi contenuti. Tuttavia, mantenere gli stessi contenuti nelle versioni desktop e mobile del sito è cruciale per assicurare che entrambe possano posizionarsi bene per le stesse parole chiave.
Se la versione mobile ha contenuti ridotti rispetto a quella desktop, è opportuno aggiornarla. Si può comunque adottare un layout differente sui dispositivi mobili per ottimizzare l’esperienza utente. Inoltre, è importante usare gli stessi titoli chiari e pertinenti in entrambe le versioni. Questo assicura una coerenza e una riconoscibilità del sito in tutte le ricerche a prescindere dal dispositivo usato.
3. Controlla i contenuti visivi
È fondamentale concentrarsi anche sugli elementi visivi e multimediali del sito, inclusi immagini e video, seguendo alcune best practice SEO specifiche:
- alta qualità delle immagini: evita di inserire immagini di dimensioni troppo ridotte o con risoluzioni basse sul sito mobile;
- formati e tag compatibili: usa formati di immagine e tag supportati, ad esempio, mentre Google supporta le immagini in formato SVG, non può indicizzare un’immagine in formato .jpg se inserita all’interno del tag <image> dentro un SVG incorporato;
- usa URL stabili: indirizzi che cambiano ad ogni caricamento della pagina impediscono a Google di processare e indicizzare correttamente le immagini;
- Testo Alternativo coerente: assicurati che il testo alternativo delle immagini sia lo stesso nelle versioni desktop e mobile del sito.
- uniformità dei contenuti: la coerenza tra versioni desktop e mobile è indispensabile, perciò usa gli stessi titoli, didascalie, nomi dei file e testi pertinenti alle immagini in entrambe le versioni.
4. Inserisci gli stessi metadati in entrambe le versioni del sito
Per ogni pagina del sito, l’elemento title e la meta descrizione, noti come snippet di anteprima, devono essere identici sia nella versione desktop che in quella mobile.
Mobile first indexing, i consigli di Google per evitare errori
Riassumendo, Google suggerisce di creare siti responsive, dinamici o con URL distinti, in modo che i crawler possano accedere e visualizzare i contenuti correttamente. Inoltre, si pone l’accento anche sulla necessità di mantenere coerenza tra le versioni desktop e mobile, soprattutto in termini di risorse presenti, dati strutturati, metadati e annunci. Bisogna, inoltre, controllare ed esaminare immagini e video, che devono essere di qualità e accessibili. Ultimo elemento, ma non per importanza: risolvere alcuni problemi comuni nelle pagine web, come i dati strutturati mancanti, i tag noindex, le immagini bloccate e la bassa qualità delle pagine.
Mobile first index e mobile friendly: che differenza c’è?
I termini Mobile First Index e mobile friendly, benché frequentemente citati insieme, hanno significati distinti.
Il “Mobile First Index” è lo strumento di analisi del web usato da Google e concerne, quindi, il contenuto di un sito e come questo possa essere adatto per la visualizzazione su dispositivi mobili. In questo modo potrà essere mostrato come risultato pertinente di una ricerca specifica (query).
D’altra parte, il concetto di mobile friendly è comunque collegato quello precedente. Si tratta, infatti, di un fattore di ranking che ha lo scopo di valutare quanto un sito sia ottimizzato per i dispositivi mobili, influenzando il suo posizionamento nei risultati di ricerca. Un sito ben ottimizzato per i dispositivi mobili tende ad avere un migliore posizionamento grazie a questa valutazione.
Cosa succede se non ho un sito ottimizzato per il mobile?
Se il tuo sito web non è adeguatamente ottimizzato per i dispositivi mobili, è probabile che tu stia già riscontrando una diminuzione della sua visibilità sui motori di ricerca. Se il sito non si adatta correttamente agli schermi dei telefoni cellulari dei tuoi utenti, infatti, stai compromettendo significativamente la loro esperienza di navigazione, impedendo così a Google di mostrarti nella SERP.
Per ulteriori suggerimenti su come ottimizzare il tuo website per i motori di ricerca ecco i 5 aspetti da considerare per la SEO nella fase di progettazione.
In conclusione, l’adozione del Mobile First Index da parte di Google è un chiaro indicatore dell’evoluzione digitale e dell’importanza crescente degli smartphone nel panorama online. Questo cambio di paradigma impone alle aziende e ai webmaster di adottare una prospettiva “mobile first” nello sviluppo del proprio sito web: chi riesce ad adattarsi rapidamente e in modo efficiente a questa nuova realtà avrà maggiori probabilità di successo nell’attirare e coinvolgere l’audience digitale di oggi.