La SEO è l’insieme delle pratiche che permettono l’ottimizzazione delle pagine web per i motori di ricerca. Grazie a queste strategie possiamo migliorare la visibilità di un sito sui motori di ricerca.
È possibile suddividere queste attività in due categorie. Da una parte abbiamo quelle SEO on page, ovvero le attività da svolgere all’interno del sito e che hanno a che vedere con la struttura, il codice e i contenuti. Dall’altra parte abbiamo le attività SEO off page che si svolgono all’esterno del sito, come ad esempio le attività di Digital PR e di link building.
Oggi vogliamo parlarti di 5 aspetti che possono aiutarti a ottimizzare una pagina SEO. Continua a leggere!
Quali sono i fattori che incidono sull’ottimizzazione?
Indice
Questo è un po’ il Sacro Graal per chi lavora con la SEO. La triste realtà è che non conosciamo tutti i fattori che vengono presi in considerazione per posizionare un sito all’interno dei motori di ricerca. Ma anche questo è il bello di questo lavoro, riuscire a scovare di volta in volta quali sono gli elementi su cui puntare per scalare le posizioni.
Attualmente si contano circa 200 fattori che possono influire sul posizionamento di un sito. Non sono solo fattori a livello di pagina (contenuti, meta tag, duplicati e lunghezza dei contenuti) ma anche di dominio, collegamenti, interazioni e molto altro.
Una cosa è certa, questi fattori sono in continuo cambiamento. Infatti, l’attività SEO è un’attività dinamica che si evolve nel tempo e che richiede una certa predisposizione a individuare gli elementi che possono incidere sui risultati ottenuti.
Quali sono dunque gli aspetti su cui puntare quando si ottimizza una pagina per la SEO?
1 – URL del sito: breve, ottimizzata e parlante
Come ben saprai, l’URL del sito è l’indirizzo univoco di ogni pagina web. È il primo elemento che Google utilizza per indicizzare un sito ma stranamente spesso viene trascurato rispetto ai contenuti della pagina. Ecco qualche dritta:
- Crea URL brevi: sembra che le URL corte, sotto i 100 caratteri, abbiano un vantaggio competitivo all’interno dei risultati di ricerca.
- Usa URL con parametri: sia l’utente che il motore di ricerca devono capire fin da subito qual è il contenuto della pagina. Evita dunque i parametri generati automaticamente dal CMS.
- Utilizza la parola chiave principale: le prime 3-5 parole di un URL sono quelle che ricevono più ranking, parola di Google.
2 – Tag title ottimizzato e meta description per aumentare la CTR
Il tag title identifica il titolo della pagina ed è visibile all’interno dei risultati di ricerca. Questo è uno dei fattori della SEO on-page che incide maggiormente sul ranking della pagina. Inoltre, aiuta gli utenti a capire fin da subito la pertinenza della pagina rispetto alla query di ricerca.
Crea title unici, concisi, descrittivi e attraenti per Google e per gli utenti.
Presta particolare attenzione alla meta description, ovvero la descrizione del contenuto della pagina. Anche questa dovrà essere descrittiva e utile per l’utente. Anche se non ha un peso specifico nel ranking della pagina, sappiamo che una description ben fatta può aumentare il Click Through Rate, soprattutto se al suo interno è presente una Call to Action.
3 – Concentrati sulla creazione di H1, H2 e H3
L’H1 è l’intestazione della pagina, quella principale, messa in risalto rispetto al resto del testo. Per scrivere un perfetto H1 è essenziale essere chiari, unici e descrittivi. Il titolo deve essere rappresentativo del contenuto della pagina cui si riferisce. Ad esempio, devi ricordare di usare l’H1 per riassumere quello che è il contenuto della pagina poiché diventerà il contenitore dei diversi sottotitoli. Inoltre, l’H1 dovrebbe iniziare con la keyword principale per avere un impatto migliore sui motori di ricerca.
A seguire ci saranno i tag H2 e H3 che ti aiuteranno a strutturare meglio il testo e renderlo maggiormente leggibile. L’ideale sarebbe suddividere il testo in 3/5 sezioni che affrontano diversi problemi e questioni legate all’argomento principale. Questi sottotitoli non sono solo utili per migliorare la leggibilità del testo ma anche per comunicare a Google la struttura gerarchica dei contenuti presenti nelle pagine.
Questo non significa che devi utilizzarli a tutti i costi. Devono essere ben inseriti all’interno della pagina, in modo naturale e coerente. Puoi sfruttare le keyword secondarie per aiutarti a capire come sviluppare il contenuto nei sottoparagrafi.
4 – Coinvolgi gli utenti
Coinvolgere gli utenti non è sempre semplice ma è essenziale per aumentare la permanenza sul sito e dimostrare a Google che i tuoi contenuti sono utili e interessanti per gli utenti. Ci sono due soluzioni per farlo: usare contenuti multimediali e utilizzare link interni ed esterni autorevoli.
Immagini e video di qualità, infografiche pertinenti ed educative, sono piccoli stratagemmi per ridurre la frequenza di rimbalzo trattenendo per più tempo l’utente all’interno della pagina.
E i link? Sono un ottimo modo per dare maggiore valore al contenuto. Linkare una fonte autorevole che tratta si un particolare approfondimento, oppure un articolo o una pagina del tuo sito che spiega meglio alcuni dettagli e che servono all’utente per la sua ricerca è una soluzione che ti permette di dire a Google che l’utente troverà quello di cui ha bisogno all’interno della pagina.
5 – Mobile First
L’introduzione del Mobile First Indexing ha rivoluzionato il mondo del web design. Oggi è indispensabile per un sito avere un design con un layout responsive, capace di adattarsi alla tipologia di dispositivo che l’utente sta utilizzando. E poiché la navigazione sul web avviene sempre più frequentemente da mobile rispetto a quella da desktop, è davvero importante avere un sito facile da utilizzare sullo smartphone.
Hai già testato il tuo sito e sei sicuro al 100% che sia correttamente ottimizzato per i dispositivi mobile? Hai provato a navigare tra le pagine del tuo sito alla ricerca di errori di visualizzazione ed elementi da migliorare? Se ancora non l’hai fatto, prendi il tuo telefono e testa più che puoi! 😉