Macché Bing e Yandex, ma quali Baidu e Yahoo!: il monopolio delle ricerche online è saldamente in mano a Google. I dati cambiano di ricerca in ricerca, ma possiamo dire grosso modo che almeno il 75% degli utenti a livello mondiale utilizza Google, lasciando solamente le briciole a Baidu – motore di ricerca utilizzatissimo in Cina, dove la presenza di Google è ancora limitata – al search engine di Microsoft Bing, al russo Yandex e a tutti gli altri. Per molte persone non esperte in web marketing o in SEO Google e Internet arrivano praticamente a essere sinonimi, tale è la diffusione di questo visitatissimo e utilizzatissimo portale. Ma come ha fatto questo motore di ricerca ha raggiungere questo successo? Da dove è iniziato tutto? E soprattutto, chi ha fondato Google?
Chi ha fondato Google?
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Si potrebbe pensare che tutti sappiano i nomi di chi ha fondato Google: stiamo parlando del motore di ricerca più grande del mondo, del sito in assoluto più visitato, insomma, di uno strumento che usiamo tutti quanti, tutti i giorni. Tutti sappiamo che l’inventore del telefono è Antonio Meucci – anche se alcuni pensano ancora che sia Alexander Graham Bell – come sappiamo che la radio è stata messa a punto da Guglielmo Marconi. Ma non serve certo andare così indietro nel tempo. Tutti quanti sanno che la Apple è stata fondata da Steve Jobs (insieme Steve Wozniak e Ronald Wayne), che Facebook è stato creato da Zuckerberg, così come la maggior parte delle persone sa che Amazon è stato fondato da Jeff Bezos. Insomma, tendiamo a ricordarci piuttosto bene i nomi di chi ha inventato e dato il via a degli strumenti che hanno influenzato tantissimo la nostra vita: parliamo infatti di menti geniali e di persone estremamente ricche, due aspetti che di certo tendono a intrigare le masse. Eppure in pochi sanno chi ha fondato Google: l’inventore – o meglio, gli inventori – del più grande motore di ricerca del mondo, infatti, non si sono mai messi troppo sotto ai riflettori.
Ma, dunque, chi ha fondato Google? L’azienda è stata fondata nel 1998 da due studenti di Stanford, Larry Page e Sergey Brin. Ora che abbiamo scritto i loro nomi ti è tornato in mente qualcosa?
Larry è di fatto un predestinato: figlio di un professore di informatica dell’Università del Michigan e di un’insegnante di programmazione con un master in informatica, crebbe tra riviste di scienza e computer. Più movimentata la storia di Sergey: trasferitosi da Mosca agli Stati Uniti a soli 6 anni – in piena Guerra Fredda – insieme ai suoi genitori – entrambi matematici – sognava fin da piccolo di diventare astronomo. Capito però che l’informatica poteva essere molto più redditizia, decise di frequentare Matematica e Scienze informatiche, per poi iscriversi a Stanford, dove incontrò Larry Page. Una scelta intelligente, partendo dal presupposto che nel 2019 Brin occupa il 14° posto tra gli uomini più ricchi del mondo, con un patrimonio di 49,8 miliardi di dollari. Larry Page non fa certo di peggio, anzi: lui, nella medesima classifica, si piazza al 10° posto, con 50,8 miliardi di dollari.
La storia di come Larry Page e Sergey Brin hanno dato il via a Google
Ora sai chi ha fondato Google, ma non sai di certo l’interessante storia che sta dietro alla creazione di questo motore di ricerca. Larry e Sergey erano due matematici venticinquenni convinti che, sul lato della ricerca in rete, si potesse fare molto di più – e molto meglio – rispetto a quelli che allora erano i motori di ricerca più in voga. Alla base della loro convinzione c’è una teoria da loro stessi sviluppata, secondo la quale un search engine basato sull’analisi matematica delle pagine web e sulle relazioni tra i vari portali avrebbe potuto dare delle risposte migliori agli utenti. L’obiettivo, fin dall’inizio, era dunque quello di fornire le risposte più corrette alle persone che facevano delle ricerche online. Come sa benissimo chi si occupa di SEO, questa è la mission di Google ancora oggi, con i suoi algoritmi sempre più avanzati tesi a premiare con le prime posizioni i contenuti migliori e a penalizzare, invece, quelli di scarso valore.
La storia di Google, del resto, rischiò di finire presto, anzi, prestissimo. Dopo poco tempo, infatti, i fondatori di Google si resero conto di non avere fondi a sufficienza per sviluppare ulteriormente la loro creatura, con l’acquisto di personal computer più potenti e via dicendo. Per fare cassa i due cercarono dunque di vendere la loro idea – e quindi di fatto l’azienda – a chiunque fosse stato interessato, proponendo l’acquisto anche a quelli che erano i loro diretti concorrenti. Non trovando nessun acquirente, Larry e Page decisero di andare avanti, abbandonando l’università e concentrandosi completamente sul neonato Google.
Il punto forte di Google
Per capire perché l’idea di Larry Page e Sergey Brin era vincente bisogna capire come funzionavano, allora, i motori di ricerca, come per esempio Altavista. Il loro funzionamento era estremamente semplice: di fatto si limitavano a conteggiare le ricorrenze di una data parola chiave all’interno di una pagina web. Se un utente cercava ‘ciliegia’, dunque, quei motori di ricerca non facevano altro che ordinare nei risultati di ricerca le pagine che contenevano più volte la keyword ‘ciliegia’. A quei tempi, come puoi intuire, non esisteva certo il concetto di SEO. I risultati dei motori di ricerca, però, molte volte non erano affatto pertinenti con le domande poste dagli utenti, né la qualità dei contenuti era in alcun modo garantita. Larry e Sergey ebbero la brillante idea di contare non solo le ricorrenze delle parole chiave, ma anche il numero di link in entrata, vedendo questi ultimi come altrettante conferme della qualità della pagina – per questo le strategie di link building, o meglio, di link earning, sono davvero fondamentali!
Bene, ora sai chi ha fondato Google: te lo ricorderai?