L’inbound marketing è un metodo che ci permette di trovare clienti online sfruttando le potenzialità del web. Si distingue dal marketing tradizionale, definito outbound, basato sostanzialmente su azioni che interrompono le attività degli utenti in modo invasivo. Oggi l’outbound non funziona più come un tempo. Il ritorno sull’investimento (ROI) è molto basso e si rischia di irritare molto facilmente l’utente che ha subito la pubblicità.
Grazie all’inbound marketing è possibile concentrare l’attenzione su contenuti che interessano l’utente tanto da attirarlo a entrare sul sito e acquistare un prodotto o un servizio.
Con l’inbound non siamo noi a raggiungere il potenziale cliente in modo forzato ma è lui che cerca la nostra azienda. Continua a leggere e scopri come funziona!
Le 4 fasi dell’inbound marketing
Indice
Per creare una strategia di inbound marketing che sia funzionale è necessario conoscere le 4 fasi su cui si basa l’inbound. Ciascuno step è essenziale per costruire una strategia in grado di raggiungere i potenziali clienti nel momento giusto.
Il metodo funziona grazie a due pilastri essenziali: i contenuti e il contesto. I contenuti online (blog post, pagine web, video e così via) con ottimizzazioni seo per i motori di ricerca, ma anche l’uso dei social per aumentare la visibilità, sono utili per attirare gli utenti sul sito web. Il contesto è essenziale per capire quali sono i canali più adatti a intercettare il target di riferimento e quali sono i messaggi e le promozioni da suddividere tra i diversi canali online.
Ma veniamo al dunque. Il metodo dell”inbound marketing funziona in questo modo:
Per ciascuna delle quattro fasi (attirare, convertire, chiudere e deliziare) è importante adattare i contenuti al contesto nel quale si trova il cliente. Inoltre, consente di avere un’idea più precisa della trasformazione che avviene nell’utente mano a mano che procede nel flusso dell’inbound marketing.
Fase 1: attirare traffico al sito
In questa fase l’utente passa da sconosciuto a visitatore. In base a questo particolare contesto, occorre sfruttare i contenuti che ci permettono di mettere in atto questa trasformazione. Il blog del sito, la seo, le keyword e i social media sono essenziali per portare le persone sul sito.
Ogni giorno, solo su Google, vengono fatte migliaia di ricerche al secondo. Si tratta di un ambiente molto competitivo e per questo è importante essere impeccabili. Ad esempio, il tuo sito deve essere responsive. Cosa significa? Significa che deve consentire la ricerca online da mobile. Dal momento che la maggior parte delle ricerche viene effettuata con un dispositivo mobile anziché da desktop, Google premia i siti che prestano attenzione al mobile facendoli arrivare prima rispetto ad altri potenziali concorrenti.
Fase 2: converti i visitatori in contatti
Ok, l’utente ha cliccato sul link verso il tuo sito ed è diventato un visitatore. Adesso è importante convertirlo in contatto. Per farlo puoi sfruttare alcuni contenuti come il form, le cta (call to action), i video o le landing page. Una volta ottenute le informazioni dei tuoi visitatori puoi profilarli e conoscere con esattezza le loro esigenze e aspirazioni.
Ma come fare dal punto di vista pratico? Per convertirli e reperire le informazioni di cui hai bisogno non dovrai fare altro che creare delle landing page con un form nel quale potranno inserire i dati e delle call to action che lo invoglieranno a compiere l’azione. Infine, dopo aver cliccato sul cta è importante mostrare una thank you page.
Ovviamente, per convincere un visitatore a lasciarti i suoi dati è necessario fornirgli qualcosa in cambio. Guide, video, ebook, un’offerta… tutto dipende dal tuo business e da quale bisogno desideri soddisfare, ciò che conta è che sia utile.
Fase 3: chiudere i contatti in clienti
Adesso che hai tanti contatti nel tuo database resta solo una cosa da fare: trasformarli in clienti. Anche in questo caso è importante sfruttare i contenuti in base a quello che ti hanno raccontato i tuoi contatti compilando il form. Ad esempio, puoi sfruttare delle campagne DEM (direct email marketing) combinate a workflow costruiti sulla base delle azioni che compie il contatto. Il workflow ti permette di eseguire altre azioni in base a quelle compiute dal contatto per coccolarlo e avvicinarlo sempre di più alla conversione.
Puoi spedire email personalizzate a intervalli specifici con contenuti interessanti per ciascun contatto. Una volta che il contatto è stato nutrito a sufficienza sarà lui stesso a desiderare il tuo servizio o prodotto.
Fase 4: deliziare i clienti e renderli promotori del tuo brand
Molti pensano che il cerchio possa definirsi chiuso una volta che l’utente diventa cliente… e invece no. È essenziale non lasciare nel dimenticatoio il cliente ma continuare a deliziarlo per renderlo il principale promotore dell’azienda.
La cosa più semplice da fare è invitarlo a lasciare una recensione, in modo che possa esprimere la sua opinione sui prodotti e servizi acquistati. Poi organizzare eventi a cui invitarlo oppure creare sconti e offerte a lui dedicate.
A tal proposito, ricorda di monitorare sempre le conversazioni e le interazioni che avvengono sui social media e rispondi ad ognuna, soprattutto se negativa, in modo propositivo. Sfruttare un commento negativo e trasformarlo in un’esperienza positiva per il tuo cliente è la soluzione vincente per ogni cattiva recensione.
Per ora è tutto con l’inbound marketing. Continua a seguirci, presto uscirà un nuovo articolo che ti aiuterà a impostare la tua strategia di inbound marketing.
Nel frattempo hai bisogno di aiuto per sfruttare le potenzialità di questo metodo per la tua azienda? Scopri il nostro servizio di digital strategy e contattaci per una consulenza!