Termini come backlink, SEO off-page, autorità di dominio, anchor text, no follow e link juice ti suonano familiari ma sono ancora criptici? Comprendere la terminologia tecnica può sembrare un’impresa complessa ed è facile sentirsi come un esploratore senza bussola che attraversa un territorio inesplorato.
Non temere: insieme scopriremo tutto ciò che devi sapere sulle varie tecniche di link building, per incrementare numero e qualità dei link in ingresso verso il tuo sito web. La link building, infatti, rappresenta una delle colonne portanti delle strategie SEO.
Ma andiamo con ordine, capendo prima di tutto cosa si intende per link building e perché questa attività assume un ruolo così cruciale nel vasto universo del digital marketing.
Perché la link building è fondamentale per la SEO
Indice
La link building è il processo attraverso il quale si acquisiscono collegamenti tra un sito e gli altri, con l’obiettivo di migliorarne l’autorità agli occhi dei motori di ricerca e, di conseguenza, il posizionamento nelle SERP (Search Engine Results Pages), ovvero nelle pagine dei risultati. È proprio per questa ragione che link building e SEO viaggiano di pari passo. Si tratta di un’attività abbastanza complessa, che richiede una buona dose di strategia e una profonda conoscenza delle dinamiche di Google.
Principi fondamentali della link building
Lo scopo della link building è proprio quello di creare una rete di link di qualità e pertinenti, che non solo indirizzino traffico al sito, ma che ne aumentino l’autorità e la reputazione online. Questo perché Google e gli altri motori di ricerca, interpretano ogni collegamento come un “voto” a favore del sito di destinazione, un segnale di fiducia e di rilevanza del contenuto proposto.
In termini tecnici, questo voto di fiducia, come lo abbiamo definito, è un fattore di ranking per Google, quindi influisce sulla valutazione del sito e sul conseguente posizionamento nella pagina dei risultati. Il motore di ricerca, infatti, considera i link essenziali anche nell’ottica di soddisfare le aspettative degli utenti in risposta alle loro ricerche. Secondo quanto riportato nelle guide per i webmaster, i collegamenti sono interpretati come “voti redazionali volontari”: quanto più i contenuti sono utili e pertinenti, tanto più è probabile che altri utenti li considerino di valore per i propri lettori e decidano di inserire un link verso di essi.
Grazie a complessi algoritmi di analisi, Google riesce a mappare le connessioni tra le pagine web, valutando non solo la quantità ma anche la qualità dei link, che sono determinanti per i criteri di ranking adottati. Ma andiamo un po’ più nel pratico e vediamo insieme come si fa la link building.
Come avere successo nella link building: autorevolezza, pertinenza e fiducia
Dopo aver esaminato gli aspetti teorici, è il momento di focalizzarci sul lato pratico della questione. La link building è di per se intrinsecamente tecnica e rappresenta forse la strategia più usata per l’ottimizzazione SEO off-page. Bisogna ricordare però che promuovere una pagina mal progettata non produrrà benefici significativi per il sito: per questo, è importante non trascurare la qualità dei contenuti e la gestione efficace di tutti gli elementi on-page.
Nell’interpretazione più contemporanea, la link building è un’attività strategica mirata ad incrementare il numero di link che puntano a un sito web, aumentandone così l’autorità agli occhi dei motori di ricerca. Ma non si tratta solo di quantità: Google valuta anche l’origine, la qualità, il tipo, la pertinenza e l’importanza dei link per determinare il loro impatto sul ranking.
Se attuata con una strategia ben studiata, la link building si conferma come una delle strategie più efficaci per il posizionamento di pagine e keyword in ambiti altamente competitivi, dove le sole tecniche di SEO on-page non bastano. D’altro canto, può trasformarsi in un serio problema quando viene applicata scorrettamente, visto che Google monitora attentamente i profili di backlink che appaiono innaturali o risultato di manipolazioni.
Per gestire con successo questa attività, si deve considerare un aspetto fondamentale: la link building deve essere inserita in una strategia con obiettivi a medio e lungo termine. In sostanza, una campagna, per essere efficace, deve basarsi su una pianificazione attenta e mirata.
Differenza tra link in entrata, interni e in uscita
Fermiamoci un attimo per fare una distinzione doverosa. Qual è la differenza tra link in entrata, link interni e link in uscita?
- I link in entrata (o backlinks) sono quelli posizionati su altri siti che puntano al tuo.
- i link interni collegano le varie pagine del tuo sito tra loro.
- i link in uscita, invece, sono quelli che dal tuo sito portano a pagine esterne.
Ogni tipologia di link assume un ruolo specifico nella costruzione dell’autorità di un sito.
Strategie di link building per migliorare la SEO
Implementare strategie efficaci di link building significa puntare su autorevolezza, pertinenza e fiducia. Esistono svariate tecniche per realizzare un piano di link building valido.
Un approccio ben collaudato consiste nella creazione di articoli ottimizzati per specifiche parole chiave, che offrano contenuti di approfondimento in linea con gli argomenti trattati sul sito che ospita il link. È inoltre utile variare il tipo di link, alternando quelli follow a nofollow, per costruire un profilo di backlink che appaia il più naturale possibile, contribuendo a incrementare il traffico referral verso il sito.
Fondamentali sono anche le citazioni, ovvero quei riferimenti che, anche se privi di link, provengono da fonti considerate autorevoli da Google e rafforzano quindi l’affidabilità del sito citato. L’utilizzo di forum tematici specifici, legati ai contenuti del sito o ai prodotti venduti su un e-commerce, rappresenta un’altra valida strategia per inserire link in modo pertinente e opportuno. In questo senso, la digital PR rappresenta un’ottima strategia per acquisire visibilità e link di qualità.
Tecniche di link building: creazione di contenuti, influencer marketing e guest posting
Nel vasto universo delle strategie di link building, tre pilastri si distinguono per la loro efficacia e rilevanza: la creazione di contenuti, l’influencer marketing e il guest posting.
La creazione di contenuti di alta qualità non solo attira l’attenzione degli utenti ma anche quella di altri siti web, che sono naturalmente inclini a linkare risorse utili e informative. L’influencer marketing sfrutta, invece, il seguito di figure note in un certo settore per promuovere il proprio sito e ottenere backlink preziosi attraverso menzioni o collaborazioni specifiche. Infine, il guest posting permette di inserire collegamenti diretti al proprio sito all’interno di articoli ospitati su blog e piattaforme esterne: in questo modo, da un lato si aiuta il sito ospitante a creare contenuti di valore, dall’altro si guadagna visibilità e autorità nel proprio ambito di riferimento.
Queste tecniche, se applicate con attenzione e in modo strategico, possono migliorare la posizione del sito nella SERP, incrementando l’autorità del dominio.
L’importanza dell’EEAT (Expertise, Experience, Authoritativeness, Trustworthiness) nella valutazione dei link
Google ha come missione quella di migliorare continuamente la qualità dell’esperienza di ricerca per gli utenti, mirando a fornire risposte sempre più precise e utili alle loro domande. Per realizzare questo obiettivo, l’azienda ha introdotto e formalizzato il concetto di EAT (Experience, Authoritativeness, Trustworthiness), fornendo un framework di riferimento per assicurare che i contenuti presentati in SERP siano di qualità e perfettamente allineati con le intenzioni di ricerca degli utenti.
Nel dicembre 2022, Google ha aggiornato le sue linee guida per i quality rater, enfatizzando l’importanza dell’Expertise come nuovo pilastro per la valutazione dei contenuti, insieme a Experience, Authoritativeness e Trustworthiness. Queste direttive, pur non influenzando direttamente il ranking dei risultati, offrono indicazioni preziose per creatori di contenuti e proprietari di siti web su come ottimizzare le proprie pagine per soddisfare sia le esigenze di Google che quelle dei loro lettori.
EEAT si concentra su quattro aspetti chiave:
- l’esperienza personale del creatore del contenuto;
- la competenza o conoscenza specifica dell’autore sull’argomento trattato;
- l’autorevolezza del creatore, del contenuto e del sito nel suo complesso;
- l’affidabilità, ovvero la precisione, onestà, sicurezza e credibilità del contenuto.
Tra questi, l’Affidabilità emerge come l’elemento più importante. Google sottolinea però che il livello di fiducia richiesto varia in base al tipo di pagina: per esempio, i negozi online dovrebbero garantire sistemi di pagamento sicuri e un servizio clienti affidabile, mentre le recensioni di prodotti dovrebbero essere oneste e volte a fornire un aiuto concreto ad altri acquirenti.
Google definisce inoltre l’Esperienza come la capacità di un creatore di contenuti di parlare autorevolmente di un argomento sulla base della propria esperienza diretta. La Competenza riflette il livello di conoscenza o abilità necessaria per trattare determinati argomenti in modo affidabile. L’Autorevolezza, infine, si riferisce al riconoscimento del creatore del contenuto o del sito web come punto di riferimento nell’ambito di discussione.
Questi criteri offrono una guida su come impostare la propria strategia di content creation.
Come identificare e sfruttare le opportunità di link building
Partiamo da un concetto chiave: l’obiettivo di una campagna di link building non deve limitarsi a promuovere una singola parola chiave, ma deve essere più ampio e mirato a incrementare il traffico complessivo e rafforzare l’affidabilità dell’intero sito web. Di conseguenza, la strategia non deve focalizzarsi esclusivamente su una singola pagina o keyword, ma deve avere inevitabilmente una visione d’insieme, considerando l’intero schema del sito.
Nella pratica, è importante esaminare vari elementi, come il livello di ottimizzazione della pagina destinata a ricevere i link, verificando ad esempio che le parole chiave target siano integrate nel contenuto in modo pertinente e che la qualità del testo sia elevata. Bisogna inoltre valutare la salute generale del sito e, non meno importante, considerare le specificità del settore di appartenenza, che influenzano tempi, costi e complessità delle strategie di link building.
Ogni settore richiede infatti un approccio su misura, con strategie ad hoc che richiedono una preparazione e un impegno variabili a seconda del contesto e degli obiettivi specifici.
Strumenti e risorse utili per la costruzione di link
Esistono numerosi strumenti e risorse che possono aiutare nella ricerca di opportunità di link building, partendo dall’analisi dei competitor fino ad arrivare alla scoperta di siti autorevoli su cui pubblicare guest post. A questo proposito, approfondire la relazione tra link building e digital PR può offrire spunti preziosi per una strategia vincente.
Link building etica: evitare le penalità
Seguire un approccio etico è fondamentale per evitare penalizzazioni da parte dei motori di ricerca. Aderire alle linee guida di Google, evitando strategie manipolative come il link spamming, è il modo migliore per evitare spiacevoli inconvenienti.
Per garantire la longevità e l’integrità della presenza online di un sito, infatti, devi diffidare in modo assoluto dalle pratiche scorrette, come la creazione di link spam o manipolativi, che danneggiano inevitabilmente anche la reputazione di un sito agli occhi degli utenti.
Ricorda che una strategia di link building seria e affidabile non deve basarsi su un approccio quantitativo: non basta semplicemente accumulare il maggior numero possibile di link per scalare le pagine dei risultati di ricerca. È proprio per questo motivo che distinguiamo tra tecniche “white hat” e “black hat“, vediamole insieme.
Differenze tra tecniche white hat e black hat
La link building “white hat” viene spesso contrapposta a quella “black hat“. Ma in cosa si differenziano?
Quando parliamo di link building black hat, intendiamo tutte quelle tecniche per cui i proprietari di siti web utilizzano metodi non approvati da Google, come il ricorso a servizi a pagamento di farm link e reti di blog privati per generare backlink in massa oppure l’uso di strumenti automatizzati per aggiungere commenti con link su diversi siti. Google e altri fornitori di motori di ricerca penalizzano queste pratiche perché cercano di indirizzare traffico verso un sito senza arricchire il contenuto o migliorare l’esperienza dell’utente.
Al contrario, la link building white hat punta a migliorare l’esperienza dell’utente. Si tratta, infatti, di una strategia organica che viene considerata benefica per la comunità online, motivo per cui i motori di ricerca la premiano nei loro ranking delle pagine.
Come evitare le trappole del link spamming
Il link spamming può portare a penalizzazioni severe da parte dei motori di ricerca. Come abbiamo già anticipato, è quindi cruciale implementare strategie di link building che rispettino le direttive di Google, puntando su qualità e pertinenza dei link piuttosto che sulla quantità.
Per esempio, nascondere testo e link su una pagina web, rendendoli di fatto “visibili” unicamente ai motori di ricerca, rappresenta una pratica non conforme alle direttive di Google. Anche il ricorso a software per creare molteplici versioni di un unico articolo, introducendo solo lievi variazioni, è controproducente perché genera contenuti duplicati, di scarsa qualità e contribuisce alla diffusione di backlink spam.
Infine, qualsiasi tentativo di manipolare gli anchor text, la posizione dei link o di attuare scambi di link al fine di trarre in inganno i motori di ricerca rischia di penalizzare il tuo sito.
Misura l’impatto della link building sulla SEO
Monitorare l’efficacia della tua strategia di link building è essenziale per capire l’impatto dei tuoi sforzi sulla SEO. Analizzare l’andamento dei backlink e il loro contributo al posizionamento del sito nelle SERP ti permetterà di ottimizzare la strategia e di impegnare le tue risorse solo sulle tecniche più efficaci.
Monitoraggio e analisi dei backlink: strumenti e metriche chiave
Prima di avviare qualsiasi iniziativa di link building, è fondamentale definire gli obiettivi dell’azienda e della campagna. Puoi avvalerti di uno strumento di audit dei backlink per avere un quadro chiaro dei link che puntano al tuo sito: questa analisi è fondamentale per valutare la qualità dei collegamenti acquisiti e per identificare nuove opportunità di crescita.
Andando più nello specifico, esistono alcune metriche fondamentali per capire se la nostra strategia stia funzionando. Il Punteggio di autorità e il Punteggio di tossicità aiutano a identificare con precisione l’impatto di ciascuno dei backlink sul posizionamento del tuo website su Google. Inoltre, è importante durante la campagna di link building, osservare l’evoluzione del tuo dominio, tenendo traccia delle variazioni nel traffico organico e in quello di riferimento, per valutare l’efficacia delle strategie adottate.
Ultimo, ma non per importanza, il controllo del posizionamento delle parole chiave, che può offrire indicazioni preziose su come i backlink contribuiscono all’incremento del tuo ranking per le parole chiave target. Strumenti come SEOZoom possono offrire una panoramica dettagliata del profilo di backlink di un sito, consentendo di monitorare tutti questi aspetti.
In conclusione, la link building rappresenta un elemento imprescindibile per qualsiasi strategia SEO che miri al successo. Attraverso la comprensione e l’applicazione dei suoi principi fondamentali, delle tecniche più efficaci e di un’etica solida, è possibile migliorare significativamente la visibilità e l’autorità di un sito web, beneficiando così di un posizionamento migliore nelle pagine di risultato dei motori di ricerca.